Castello Caetani di Sermoneta
Le origini del Castello Caetani, situato nel borgo medievale di Sermoneta, risalgono al XIII secolo quando la Santa Sede affidò alla famiglia baronale degli Annibaldi le città di Sermoneta, Bassiano e San Donato. Gli Annibaldi costruirono allora un’imponente rocca caratterizzata dal Maschio, una torre alta 42 metri, e da una contro torre, detta Maschietto, divenendo così la rocca il fulcro della vita cittadina, con la Chiesa di San Pietro in Corte edificata in Piazza D’Armi e l’ampia cisterna per la raccolta dell’acqua piovana costruita per ovviare alla mancanza d'acqua dovuta all’elevata posizione geografica. Nel 1297 Pietro II Caetani, Conte di Caserta, comprò Sermoneta, Bassiano, San Donato e Ninfa, tutti territori che avevano un’importanza strategica, perché erano alle porte di Roma, vicini al mar Tirreno e attraversati dalla via Appia e dalla via Pedemontana, al tempo unico collegamento percorribile per coloro che si recavano al sud. I Caetani allora avviarono lavori di ampliamento e costruzione, tra cui l’imponente “Sala dei Baroni” risalente al XIV secolo, lunga 22 metri e adibita a centro di discussione degli affari del feudo. Nella seconda metà del Quattrocento, poi, salì al potere Onorato III Caetani. Anch’egli si dedicò all’edilizia e all’arte: nel 1470 vennero realizzate le “Camere Pinte”, delle stanze affrescate con figure mitologiche dipinte da un artista ignoto ma probabilmente appartenente alla Scuola del Pinturicchio. Tuttavia, nel 1499 l’ascesa dei Caetani fu interrotta da Alessandro VI Borgia che li scomunicò con una bolla pontificia, togliendo loro beni, privilegi e diritti. Con i Borgia il castello divenne una fortezza militare, venne distrutto l’ultimo piano del Maschio e rasa al suolo la Chiesa di San Pietro in Corte. In questo modo il castello divenne talmente impenetrabile che nel 1536 lo stesso imperatore di Francia Carlo V con 1000 cavalli e 4000 fanti non riuscì ad espugnarla. Nel Seicento, tuttavia, Sermoneta non aveva più l’importanza strategica di un tempo e così i Caetani si trasferirono altrove causando l’inizio del lento abbandono del castello, per poi ritornare solo alle fine dell’Ottocento avviando imponenti lavori di restauro e trasformandolo in un centro sociale ed educativo. Oggi la “Fondazione Roffredo Caetani” si occupa della sua conservazione e tutela e gestisce le visite guidate che si svolgono all’interno delle sale del castello.
Via della Fortezza
04013-Sermoneta (LT)